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La Baia. Il ristorante-stabilimento balneare al Villaggio dei Pescatori di Fregene


Siamo nel “Villaggio dei Pescatori” di Fregene, in altre parole, nella parte settentrionale del litorale fregenese, un tempo costituito da semplici capanne di pescatori, oggi, invece, località turistico-balneare esclusiva, fatta di piccole e graziose case sulla spiaggia. Un luogo divenuto mondano, grazie alle numerose frequentazioni di letterati e cineasti tra gli anni ’50 e ’60.

E così, anche lo stabilimento balneare “La Baia”, sorto mezzo secolo fa come un chiosco sulla spiaggia, da una vecchia colonia estiva del Comune di Roma. Oggi, pur conservando ancora l’originale struttura di legno, offre un soggiorno al mare con tutti i conforts: dall’area kids, al solarium riparato dal vento e, per i più esigenti, perfino cabine con bagno privato.

Ma, non dimentichiamoci, che La Baia è anche un grazioso ristorante sul mare, arredato in modo sobrio ma allo stesso tempo elegante, composto da un’ampia sala interna, il legno la fa da padrona, e un’annessa veranda, luogo ideale per ristorarsi durante le ore più calde o concedersi una meritata pausa “tintarella”.

La vera innovazione avviene, però, nel 2003 quando lo stabilimento apre alla ristorazione serale conquistando ben presto una notevole fama. Questo grazie alla grinta e alla stoffa di Beneamino Gili, o, come a lui piace essere chiamato, “Benny” che dal ’99, da bagnino dè La Baia e dopo un periodo di lavoro ai tavoli, è il nuovo gestore. Il suo desiderio era, infatti, creare un locale che potesse offrire una cucina “diversa”, non scontata ma ricercata, perciò non solo finalizzata alla spiaggia: fatta di spaghetti con le vongole, calamari al vassoio e un buon bicchiere di vino bianco, ma elaborata con giusta creatività da poter assaporare comodamente seduto ad ammirare gli ultimi raggi di sole che, silenziosi, vanno a infrangesi sulla superficie dell’acqua.

Le materie prime sono ottime. Il pescato, freschissimo, proveniente in prevalenza dai pescherecci di Fiumicino, Terracina, Gallipoli ed è sapientemente cucinato da Anna e Paola. In sala, invece, si è accolti dal sorridente Benny e il suo staff, che con una squisita ospitalità e disponibilità offrono le proposte del giorno.

Si può iniziare con ottimo “cruditè” di pesce: tartare di tonno e basilico fresco, tartare di ricciola e pinoli tostati della vicina pineta monumentale. Ricco il “misto caldo”: semplici e gustosissime alici panate, delicate polpettine di pesce con ricotta, croccante fritto di totanetti freschi. Gli amanti dei sapori più decisi, invece, possono scegliere la passata di ceci al rosmarino con polpo verace o la crema di lenticchie di Castelluccio con gamberi rossi. Resta, però, la regina dell’antipasto, la deliziosa “Conchiglia di San Giacomo” ovvero Cappasanta ai pistacchi di Bronte con purea allo scalogno.

Per i primi, ottima pasta di Gragnano cotta sapientemente, come: linguine con ricciola e bottarga macinata, paccheri con astice e pomodoro fresco o con cozze sgusciate, melanzane a funghetto e cacioricotta grattugiato e, l’insolito, rigatoni alla carbonara di mare (pesce spada affumicato, cozze sgusciate, pecorino).

Le proposte per il secondo piatto variano dalle più classiche: baccalà dissalato con guazzetto di pomodorini dolci o filetto di tonno scottato con sale grosso di Mothia alle più elaborate: filetti di spatola allo scalogno e pinoli locali tostati, tagliata di tonno alla cacciatora (cipolla di Tropea, rosmarino, olive di Gaeta). Il pescato del giorno è proposto alla griglia, al forno o all’acqua pazza.

La scelta dei dolci, tutti casalinghi, mette a dura prova! L’irresistibile torta al cioccolato fondente (70%) con grana di nocciole, non da meno il tiramisù alla panna corretto con cannella e la mousse di cioccolato scuro ai frutti di bosco, ma anche, il delicato semifreddo cioccolato e rum o al torroncino.

Notevole è la carta dei vini (ben 280 etichette italiane ed estere), dove tutte le regioni italiane sono ben rappresentate. La scelta ricade principalmente sulle produzioni bianche ferme, nonché bollicine italiane (metodo classico e charmat) e champagne. Per gli amanti della birra vi è una selezione di produzioni artigianali italiane.

Chi non ha molte pretese enologiche, ma vuole comunque accompagnare le pietanze con un buon vino c’è: “Buono due volte”! Vino della casa (imbottigliato), i cui ricavi sono destinati a sostenere l’Associazione Onlus “La Fattoria” – Fattoria Verde di Palidoro – Centro Agricolo Sperimentale con finalità sociali.

A pranzo è sempre aperto, escluso dicembre e gennaio. Da metà aprile fino alla fine di settembre è aperto anche a cena.

Andrea Russo

La Baia. Il ristorante-stabilimento balneare al Villaggio dei Pescatori di Fregeneultima modifica: 2021-01-18T13:34:28+01:00da gastronomo-a
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