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RIONI GUSTOSI: il nuovo percorso culinario di Slow Food Roma


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Cenni storici sul Rione di Parione

rione di parione.jpgParione è il nome del sesto rione di Roma, indicato con R. VI.

Il nome deriva dalla presenza nel rione di un muro antico di dimensioni enormi, forse appartenente allo stadio di Domiziano. Tale muro fu chiamato dal popolo Parietone, da cui il nome Parione. Il suo stemma è un Grifo, creatura mitologica greca con la testa d’aquila e corpo di leone. Fu scelto come simbolo di fierezza e nobiltà.

Nel periodo dell’antica Roma tale rione apparteneva alla IX regione augustea detta Circo Flaminio. Nella zona c’erano lo stadio di Domiziano, l’Odeon, il teatro e la curia di Pompeo. Sempre Domiziano fece costruire l’Odeon (in latino Odeum), per ospitare gare poetiche e musicali.

Intorno al 1200 il rione fu chiamato Parione S. Lorenzo in Damaso (basilica sita nel rione accanto al palazzo della Cancelleria) e la popolazione continuò a crescere fino al 1400, quando ottenne grande importanza grazie alla pavimentazione di Campo de’ Fiori, che ben presto divenne un centro economico e di passaggio per molti signori.

Sotto papa Sisto IV (1471-1484) il rione perse il suo volto caotico tipicamente medievale per un taglio più rinascimentale dovuto ad una ristrutturazione dei palazzi, all’allargamento delle strade. Nello stesso periodo fu costruito il ponte Sisto che collegava i rioni Trastevere e Parione.

Risistemazioni e la pavimentazione di nuove strade favorirono l’urbanizzazione a cavallo tra 1400 e 1500. Nello stesso tempo numerosi artisti furono chiamati ad abbellire le facciate degli edifici. Nel 1500 l’intensa attività commerciale in Campo de’ Fiori si spostò progressivamente in piazza Navona, che era preferita perché più ampia.

Nel 1600 Piazza Navona assunse un nuovo volto grazie alla risistemazione del Bernini, altre case furono costruite per colmare lo spazio tra le costruzioni. Fino al periodo di Roma capitale non ci furono grandi stravolgimenti nel rione, in cui le nuove opere barocche si affiancavano ad altre rinascimentali, tranne l’apertura di Corso Vittorio Emanuele II, grande strada dall’andamento sinuoso a causa degli edifici monumentali già presenti.rioni-di-roma.jpg

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RIONI GUSTOSI: il nuovo percorso culinario di Slow Food Romaultima modifica: 2011-04-18T11:24:00+02:00da gastronomo-a
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