Elvio Bonollo,vicepresidente Istituto Nazionale Grappa, ci illustra come nasce la Grappa e come riconoscerne la qualità.
La qualità di una grappa dipende da due fattori:
a. qualità della materia prima o la tipologia e freschezza della vinaccia al momento in cui arriva in distilleria;
b. abilità del maestro distillatore frutto dell’esperienza di generazioni dedicate al perfezionamento dell’arte del fare grappa.
Il maestro distillatore, grazie alla propria esperienza e professionalità, ha il difficilissimo compito di scolpire il profilo sensoriale della propria grappa attraverso l’oculata gestione del proprio alambicco.
Il livello di qualità di una grappa si misura nella sua ricchezza aromatica e nel suo equilibrio. I consumatori possono distinguerla secondo:
1. vinaccia impiegata;
2. territorio da cui proviene;
3. caratteri sensoriali.
Oltre alla suddivisione tra grappe aromatiche e non, sul mercato abbiamo grappe più gentili con sentori che possono richiamare la frutta a polpa bianca o il floreale, grappe più vivaci ed intense che possono richiamare la frutta rossa, grappe invecchiate che possono esprimere tonalità vanigliate e speziate che derivano dalla maturazione in botti di legno.
“La scelta è amplissima, non esistendo due alambicchi uguali, non ci saranno mai due grappe uguali”.