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La carota di Fiumicino


017.JPGProdotto tipico dell’Agro romano, in corsa verso l’ottenimento dell’indicazione geografica…

La “Carota di Fiumicino”, per la quale è stato avviato l’iter per il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.), appartiene alla varietà “nantes”, è coltivata in terreni composti dal 90% di sabbia, soleggiati, profondi, freschi e ben drenati. Le condizioni pedoclimatiche permettono un colore, della radice, arancio intenso e brillante, un fittone lungo di  forma cilindricoconica con parte terminale appuntita. La maggiore concentrazione d’acqua e una minore percentuale di sostanza secca, rispetto alle altre varietà, la rende più fragrante. Il maggiore contenuto in acqua, però, non permette una lunga conservazione, in quanto il prodotto, con il passare del tempo, viene attaccato dai batteri. La carota è un ortaggio che necessita terreni ricchi di sostanza organica ma esenti da ristagni d’acqua. Terreni sassosi e non sabbiosi o calcarei – argillosi causano la formazione di una radice non completamente dritta e nella peggiore dei casi la biforcazione della stessa, tutto questo si traduce in una maggiore consistenza legnosa, un colore pallido e quindi uno scarso valore commerciale. Le tecniche di produzione non si discostano da quelle applicate per le altre varietà coltivate in Italia. La coltivazione può essere effettuata sia in pieno campo sia in coltura protetta (serra). Per il pieno campo abbiamo due cicli: 1^ ciclo (estivo) con semina da luglio ad agosto e raccolta da novembre a marzo, 2^ ciclo (invernale) con semina da novembre a gennaio e raccolta da maggio a giugno. Per la coltura in serra vi è un unico ciclo con semina in ottobre e raccolta da marzo ad aprile. La raccolta è effettuata, mediante estirpazione, prima che la radice raggiunga il suo massimo sviluppo. Può essere manuale o con l’uso di macchine. I macchinari possono compiere dalla sola escavazione all’eliminazione totale delle foglie e del terreno dalle radici. La carota di Fiumicino è commercializzata con una lunghezza compresa tra i 15 e i 24 cm e completa delle parti verdi (indice di freschezza, che ci permette di stabilire da quanto tempo è stata estirpata), raccolta in mazzi e deposta in cassette. Storicamente il luogo di produzione delle carote è l’area litoranea limitrofa a Roma. I produttori più famosi sono i “carotari”di Maccarese nel Comune di Fiumicino, infatti, la produzione laziale è concentrata nella zona di Maccarese e Fiumicino, da cui prende la denominazione.

Andrea Russo

La carota di Fiumicinoultima modifica: 2009-05-01T10:31:00+02:00da gastronomo-a
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