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“Un mondo di Carote …”


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È l’ortaggio che ci riporta alla nostra infanzia! Come dimenticare il curioso coniglietto che rosicchia una carota!

 

018.JPGLa carota (Daucus carota L.) appartiene alla famiglia delle Apiaceae, comunemente chiamata Umbelliferae, poiché la sua infiorescenza, che è costituita da più fiori i cui peduncoli, come tanti raggi, raggiungono la stessa altezza, assume la forma di un ombrello rovesciato. Le Umbelliferae contano oltre 2000 specie, coltivate come verdure o spezie sia per le loro radici rigonfie (pastinaca e carota) sia per steli, foglie, frutti, semi fortemente profumati (finocchio, sedano, prezzemolo, aneto, cumino, anice, coriandolo…). La carota è un ortaggio da radice (in quanto è la sola parte usata nell’alimentazione), biennale, a portamento eretto. Il suo utilizzo è polivalente: alimentazione umana e animale, inoltre, è utilizzata dall’industria per l’estrazione di carotene e coloranti. Nel primo anno sulla “testa” della radice spuntano, a rosetta, le prime foglie piuttosto appuntite e lunghe 5-10 mm., successivamente cresceranno assumendo una forma profondamente lanceolata (a punta di lancia). Nel secondo anno, se la radice non viene estirpata, la pianta emetterà uno stelo ramificato alto fino a 1,5 metri con piccoli fiori, a cinque petali, bianchi (2-3 cm di diametro), mentre il fiore centrale sarà rosso scuro. Il Frutto è molto caratteristico, lungo 3-5 mm, di forma ovale e con quattro spigoli affilati, che portano una frangia di spine appiattite su ogni carpello. All’interno vi sono piccolissimi semi grigio-bruni, di forma piano-convessa, che emettono un forte odore aromatico (da questi si può estrarre un olio che trova utilizzo nella fabbricazione di liquori, nella preparazione di composti aromatici e in profumeria). La radice principale è lignea, ingrossata, carnosa e di colore arancio, giallo-arancio ma anche rosso (nella forma selvatica è più piccola, poco carnosa e di colore che varia dal marrone violaceo fino al bianco). Per quanto riguarda la forma del fittone (radice), vengono suddivise in: “corte” (parigina rossa, rossa d’Olanda…), “mezzane o mezza lunga” (mezza lunga di Nantes, rossa mezzana di Chantenay; rossa mezzana d’Italia…), “lunghe” (rossa lunga di Napoli…). Altro carattere molto importante è l’epoca di maturazione, in base alla quale le varietà si distinguono in: precoci, medie, tardive. Le varietà, con i relativi ibridi, più diffuse sono: mezza lunga di Nantes, rossa d’Olanda, rossa mezzana di Chantenay, rossa di Parigi. La pianta si moltiplica per mezzo dei semi. La distribuzione della semente può avvenire a spaglio, ma non è molto consigliabile (non permette di effettuare agevolmente le sarchiature e i diserbi) o a file ad una profondità di uno o due millimetri. Se avviene a file il “sesto d’impianto” è in media 5-6 cm x 20 cm. La semina è scalare, ogni 15-25 giorni. In questo modo si otterranno radici con diverse epoche di maturazione, questo comporterà un periodo di raccolta più lungo e un maggiore prodotto fresco sui mercati. La carota ha uno sviluppo vegetativo molto lento, specialmente nella fase iniziale, questo implica un’accurata lotta contro le infestanti; inoltre, poiché assorbe dal terreno notevoli quantità di elementi nutritivi, necessita anche di una concimazione abbondante.

Andrea Russo

“Un mondo di Carote …”ultima modifica: 2009-05-01T10:22:00+02:00da gastronomo-a
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